In BNI per essere un Master Connector di successo serve la capacità di modellare e trasformare il proprio “stile di relazione”.
Siamo tutti un Leader e Follower quando sviluppiamo una rete di partner per scambiare referenze.
Le parole Leader e Follower come nel lavoro anche nelle relazioni hanno un significato:
Il Leader è una persona che sa’ aprire le strade, che ha un visone di insieme, è un allargatore della rete, in una squadra di canottaggio sarebbe il timoniere.
Il Follower è colui che segue, è colui che “percorre le strade” aperte dai leader, nel canottaggio può essere paragonato al vogatore.
La rete collaborativa in sostanza è fatta di persone che con il loro esempio “remano”, ovvero portano le loro relazioni rilevanti nella stessa direzione.
Tutti i membri in Bni devono essere un po’ Leader e un pò Follower.
Tutti grazie al metodo dovrebbero impegnarsi per costruire relazioni solide e prendersene poi cura nel tempo.
Riuscire a farlo ci trasforma in Master Connector.
Ognuno di noi dovrebbe aspirare a esserlo e fare tutto il necessario per diventarlo.
Ma….
Sono fatto così, non ce la posso fare!
Ti è mai capitato di dirlo o di pensarlo?
C’è un motivo scientifico se ciò accade, ed è un pensiero che ci limita.
Può sembrare una battuta, ma non lo è.
Quando lavoriamo sulle dinamiche del metodo BNI, impariamo le virtù del buon leader, ma ci concentriamo anche su quelle del follower.
D’altronde, se è vero che il leader ha maggiore visibilità e responsabilità, è anche vero che nessun leader ottiene risultati da solo! Senza una forte partecipazione da parte dei collaboratori (follewer), il team (capitolo) non funziona.
Come già scritto in precedenza , ognuno di noi ha alcune modalità preferite di agire il proprio ruolo di leader o di follower, quindi a seconda dei contesti è possibile allenare una modalità piuttosto che l’altra, senza però snaturare il proprio modo di approcciarsi al lavoro di squadra.
Il successo, dopo tutto, richiede la partecipazione di entrambi: Leader e Follower.
Mentre i leader realizzano poco da soli, possono ottenere grandi risultati con l’aiuto degli altri. Senza contare che spesso nei capitoli i leader sono anche follower in un altro team, come i power team.
Il segreto sta tutto qui, per essere leader devi avere un seguito di follower (rete), ma se vuoi grandi risultati, dai loro il buon esempio, fagli vedere come si collabora.
Quindi suggerimenti su come essere un buon follower:
- Rispetta il ruolo del leader.
- Sostieni i tuoi compagni di squadra.
- Non essere uno “yes man”: quando non sei d’accordo, dillo in modo responsabile e rispettoso.
- Sostieni la decisione del leader solo dopo che è stata presa dal team.
- Offri feedback sinceri al leader (dipende dal leader creare un clima di fiducia reciproca).
- Non fare pettegolezzi che denigrino i membri della squadra.
Questi suggerimenti possono aiutare le prestazioni del capitolo, ma non evitano la necessità di buoni leader. Proprio come un leader ha bisogno di follower capaci, così questi ultimi hanno bisogno di leader competenti: se un manager non riesce a padroneggiare il proprio ruolo, allora i follower hanno tutto il diritto di chiedere miglioramenti.
Aggiungo anche che un buon leader deve conoscere ed applicare le regole di followership e conoscere gli stili di collaborazione: nelle organizzazioni moderne, i leader devono spesso diventare a loro volta follower di colleghi e capi al fine di raggiungere gli obiettivi organizzativi.
Quando ci riusciamo, come un equipaggio di canottaggio portiamo le relazioni nella nostra stessa direzione.
Chiudo l’articolo con una domanda:
Le tue relazioni remano nella tua stessa direzione?