L’amicizia, i legami fraterni, l’amore personale… tutto questo si costruisce attraverso la fiducia e il rispetto reciproco.
Così è la vita. I legami sono forti o deboli.
O c’è intimità, o non c’è.
I rapporti si costruiscono attraverso la fiducia e la complicità.
Se i legami sono fragili, non resisteranno ai conflitti.
La vita è fatta di relazioni.
Questa parola, talvolta, può avere in suono ambiguo.
Chiarisco subito che “coltivare le relazioni” non significa protezioni o favoritismi.
Si tratta invece di una cosa molto più importante: i rapporti umani.
Che sono un grande valore in ogni aspetto della vita
Le relazioni sono rami sugli alberi che ci uniscono agli altri, alberi immensi, pieni di foglie, e spesso di frutti, rami che diventano ponti verso la realizzazione dei nostri desideri.
Gli alberi si nutrono delle nostre idee e dei nostri desideri, insieme a quelle degli altri, creando una condivisione comune di esperienze e conoscenze.
E devono essere coltivati con amore; cioè non solo con rispetto per gli altri e per le loro opinioni, ma anche con sensibilità e sentimento.
Le relazioni possono nascere per caso – come quando mette radici un seme portato dal vento (o da un’ape in cerca di polline). M per crescere hanno bisogno di un terreno fertile.
Quel terreno è il nostro desiderio di viverle e la nostra capacità di coltivarle.
Le relazioni forti non nascono da un’utilità specifica (qualcuno vuol sapere o avere qualcosa da qualcun altro).
Nel Marzo del 2009 per caso ho incontrato 10 professionisti, imprenditori come me, con storie ed esperienze differenti, e una fatica comune: la fatica di fidarsi degli altri, la paura di sentirsi soli di fronte a prove più grandi di Noi, il dubbio di sentirsi all’altezza del nostro ruolo.
Insieme abbiamo vissuto una splendida esperienza formativa durata “solo” 18 mesi, dove siamo stati insieme 40 gg di aula in modalità full immersion residenziale.
Sono passati 9 anni dal primo incontro, e i semi casuali della nostra conoscenza hanno fatto nascere una pianta, dove le nostre fragilità, i nostri valori, il nostro coraggio hanno trovato riparo.
Nell’ultimo week end ci siamo incontrati ad Assisi, erano anni che non ci si vedeva insieme.
Un incontro nato da uno “screzio” telefonico, che sembrava saltato per la “normale” distrazione che lo stress quotidiano ci somministra ogni giorno, nato da un “vaffa” telefonico.
Quel “vaffa è stato il primo frutto della pianta piantata 9 anni fa, invece di allontanarci ci ha portato a incontrarci.
Ha dato ad ognuno di noi la consapevolezza che possiamo scegliere: essere un semplice albero con fogli verdi, o diventare una albero che da frutti.
Insieme abbiamo conosciuto l’atteggiamento positivo , la perseveranza, il desiderio, il coraggio, e ci siamo confrontati su quanto è importante . sognare, decidere e avere obiettivi.
Cari Giorgio, Orlando , Paolo e Andrea da oggi se desideriamo “dare frutti” le nostre relazioni possono prendere una decisione importante: Scegliere
Scegliere di andare alla stazione della vita e decidere di salire sul treno più importante, il treno del Tempo, e diventarne Macchinisti.
Scegliamo di guidare il nostro tempo per stare un pò insieme, il nostro albero sarà pieno di frutti, che potremo condividere con gli altri.
Una Persona che ci ha ispirato ci diceva sempre che, le opportunità sono treni che passano una volta sola.
Il tempo è l’opportunità di una vita, scegliamo di viaggiare insieme e sarà indimenticabile.
Impariamo a chiederci Tempo per Noi.
Saper chiedere non è un atto di debolezza, ma di consapevolezza di sé, e offre un duplice vantaggio: rinforza l’identità e costruisce relazioni.
Grazie Giorgio per averci dato l’opportunità di passare un pò di tempo insieme.