Costruire attorno a te una fortezza e isolarti non è per nulla una buona idea.
Non farà che farti sentire più insicuro aumentando il tuo bisogno di protezione.
E di conseguenza paure e prevenzioni aumenteranno.
Per quanto si possa avere paura, non c’è altro da fare se non aprire la porta e lasciare entrare il sole.
Negli ultimi anni ho imparato una cosaimportante, organizzare routine e modi di vivere, che mi consentissero di estraniarmi da quel sentimento di esclusione che troppe volte ci accompagna se non siamo stati protetti a sufficienza.
Ho trovato il modo di “Vivere Protetto”: fare parte di un team.
Si, fare parte di team stabile è diventato il un modo per aumentare la mia fiducia nei confronti del mondo.
Ti è mai capitato di portarti sulle spalle la sensazione di non essere stati protetti a sufficienza?
Se si cosa hai provato, come hai reagito di fronte a quella sensazione?
La prima cosa che ho fatto io, è stato prendere consapevolezza di quel vuoto che ti rende più suscettibile alla paura, all’insicurezza e all’estraniamento.
Non è stato facile vincere queste emozioni, ma per me provarci è stato d’obbligo, e poco poco, giorno per giorno ho scoperto che sentirmi protetto mi dava sicurezza, e che con un team, una rete che mi stimava e mi proteggeva, trasformarmi e crescere velocemente ha iniziato a rivoluzionare la mia vita ogni giorno.
Se cresci con l’assenza di protezione, sarà molto difficile vincere la paura a legarsi affettivamente a qualcuno.
Quando invece cresce la sensazione di sentirti protetto, impari ad avere fiducia negli altri oltre che in te stesso. La prima conseguenza di questa sensazione è la capacità di stabilire facilmente vincoli affettivi.
Poter contare sulla protezione rende facile riuscire a proteggere gli altri in modo equilibrato.
Crescere invece privi di protezione induce inoltre a costruire una corazza attorno a sé. Questa altro non è che l’alternativa alla protezione che non siamo riusciti ad avere. Cerchiamo ambienti che non siano minacciosi dove rifugiarci e dai quali non vogliamo più uscire. Un lavoro, una dipendenza, un partner… In definitiva, tutto quello che può servirci per non sentirci in pericolo, non protetti. Il prezzo da pagare, però, è molto alto.
Conosci la differenza tra essere protetto e sentirti protetto?
A volte le due realtà vanno di pari passo, altre no. Sentirti protetto vuol dire sapere di poter fare affidamento sul sostegno di qualcuno in caso di bisogno.
Essere protetto è invece un concetto più completo, riguarda l’attivazione vera e propria del sostegno altrui.
Sentirti protetto è un sentimento molto confortante. Nasce nei primi anni di vita e dipende in gran parte da nostra mamma o da chi ne fa le veci.
È proprio nelle prime stazioni del viaggio chiamato vita che ci viene impressa un’impronta di protezione, o una carenza della stessa.
La presenza della mamma o di una figura di riferimento che si prenda carico di te ti dà una sensazione di onnipotenza nei primi anni di vita.
Anche se potrebbe sempre accaderti qualcosa in qualsiasi momento, hai la sensazione che nulla possa ferirti.
Lo stesso accade anche in senso contrario; se soffri una carenza dal punto di vista protettivo, qualsiasi cosa ci appare minacciosa.
Questi processi restano impressi in noi e influenzano il modo in cui ci relazioniamo con gli altri con il passare degli anni.
Ognuno di noi ha bisogno di un ambiente in grado di fornire protezione.
Possiamo provare tutti la sensazione di essere fragili, di aver bisogno di essere protetti.
E’ un bisogno basilare, presente da quando nasciamo e che ci accompagna per tutta la vita.
Il desiderio e la necessità di essere protetto non hanno sempre la stessa intensità.
Si fanno più forti, ovviamente, quando ti trovi in uno stato di manifesta vulnerabilità, come quando ci ammaliamo o ci troviamo in un ambiente sconosciuto, e quando ci troviamo a dover affrontare una qualsiasi situazione che implichi un rischio.
“Cerchiamo qualcuno che ci difenda diventando il nostro rifugio, perché proteggere è il sinonimo che più si avvicina al verbo amare.
(CannovaV, Twitter)
“La vera misura della giustizia di un sistema è il grado di protezione che esso garantisce ai più deboli.”
(Aung San Suu Kyi)
“Proteggere è una bellissima dichiarazione d’amore.”
(istintomaximo, Twitter)
Sicuramente la necessità basilare di essere protetto è più forte quando sei in una situazione rischiosa.
Ma la stessa esigenza può arrivare anche da situazioni in cui sei, sì, fragile, ma in cui sono assenti rischi esterni.
In situazioni di insicurezza, sfiducia o angoscia, aumenta il bisogno di avere attorno persone e circostanze che ti fanno sentire protetto.
In fondo, se ci pensi bene, siamo tutti consapevoli di questa nostra esigenza.
Ma ci impegniamo realmente a consolidare le nostre fonti di protezione?